Il doppio binario in Sanità. Dal fund raising ai processi ad alto valore aggiunto.





La sostenibilità del sistema sanitario, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando è un problema che tutti gli stati, pur con diverse sfumature, si trovano ad affrontare.

Per il Belpaese, già in difficoltà economica a causa dell’alto debito pubblico, il tema della sostenibilità dei costi e del proficuo utilizzo dei fondi sanitari (che si auspica arrivino presto dalla compagine europea) determina l’inevitabile scelta tra il mantenimento dell’esistente oppure un cambiamento di rotta che incanali il Sistema verso investimenti più “responsabili” con la messa in campo di strumenti che restituiscano velocemente risultati produttivi e misurabili.

La creazione di valore aggiunto dovrebbe costituire il principale criterio di scelta degli degli interventi da porre in essere, con la consapevolezza che l’analisi dei processi ospedalieri deve necessariamente prevede un’attenta rilevazione delle azioni che vengono svolte in questo delicato settore.
Se tutte le direzioni sanitarie avessero a disposizione dati che riguardassero l’intero ospedale e ne evidenziassero con celerità e precisione le aree critiche, sarebbe possibile non solo dare un servizio migliore ai pazienti ma anche sciogliere dei nodi che inevitabilmente incidono sui costi di funzionamento della struttura e sui livelli di stress del personale.

Analizzare e migliorare i processi, informatizzare i passaggi critici e utilizzare gli strumenti IoT, significa dunque investire su ambiti che portano non solo a una sanità più sicura e moderna, ma anche in risparmi di risorse che possono essere utilizzate in ricerca e acquisto macchinari.

Certamente la sanità italiana ha bisogno di più fondi a disposizione, di questo siamo tutti convinti, ma siamo anche consapevoli che investire sul futuro è possibile e doveroso, perchè solo questo tipo di investimenti ci permetteranno di concentare le risorse dove realmente sono necessarie e di eliminare gli sprechi che inevitabilmente vengono a crearsi dove i processi non sono adeguatamente ingegnerizzati.

Un solo esempio: un semplice ritardo nel trasferimento del paziente all’interno del blocco operatorio genera un costo significativo per la struttura considerando, che il singolo ritardo è moltiplicato per tutti gli operatori destinati all’intervento chirurgico nonchè all’utilizzo della sala operatoria stessa.
Se ci fermiamo a riflettere su quanti processi potrebbero essere resi più fluidi e sicuri grazie ad un utilizzo intelligente della tecnologia, capiamo come queste procedure non monitorate siano veri e propri moltiplicatori di costi per le strutture ospedaliere, a scapito tra l’altro della sicurezza dei pazienti e degli operatori stessi che si trovano a svolgere il loro delicato compito in situazioni rese difficili per semplice mancanza di innovazione.
Per questi motivi riteniamo che l’Internet of Things debba entrare sempre più prepotentemente nella gestione delle strutture sanitarie poichè è ad oggi lo strumento più efficace per il monitoraggio dei processi e il contenimento degli sprechi.