Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’Anna di Ferrara

Navigazione indoor

Muoversi all’interno dell’Ospedale di Cona da oggi sarà più facile. Per orientarsi e muoversi tra reparti, servizi, ambulatori e uffici, in soccorso dell’utente arriva l’App di TapMyLife.

L’ospedale è stato interamente coperto da sensori su tecnologia BLE che permettono la navigazione indoor in tutte le aree ad accesso pubblico.

L’applicazione è liberamente scaricabile su Play Store Google o su App Store Apple.

 

Rassegna Stampa

La Nuova Ferrara, 17/01/2020

Un’App per muoversi meglio all’interno dell’ospedale Sant’Anna

L’applicazione per lo smartphone aiuta a raggiungere il reparto o l’ambulatorio. Funziona anche se non c’è campo

FERRARA. Muoversi all’interno dell’ospedale di Cona da oggi sarà più facile. L’utente verrà aiutato ad orientarsi e muoversi tra reparti, servizi, ambulatori ed uffici grazie ad una App da scaricare gratuitamente sul cellulare realizzata da Tim con tecnologia TapMyLife. Questa nuova tecnologia, presentata oggi in conferenza stampa a Cona, permetterà di muoversi dentro all’ospedale proprio come ci si muove, con l’aiuto del navigatore dell’auto, in una città che non si conosce.

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara ha realizzato un sistema di navigazione che permetterà agli utenti di essere guidati dal loro smartphone verso il servizio che devono raggiungere, i reparti o l’ambulatorio dove devono essere visitati. La App scaricata sullo smartphone funziona in dialogo con i sensori TapMyLife collocati in ogni piano e in ogni corridoio dell’ospedale. E funziona sempre, senza bisogno di connessione al gestore del traffico telefonico (quindi anche se “non c’è campo”) e senza bisogno di un collegamento wi-fi o gps.

Attenzione anche alle persone con disabilità motoria e disabilità visive con percorsi dedicati. La funzione voice-over del mobile consente di ricevere istruzioni vocali che rendono l’applicazione pienamente accessibile ai ciechi e agli ipovedenti, che ne hanno testato le funzionalità affiancando l’azienda sviluppatrice della tecnologia, TapMyLife, durante tutte le fasi di progettazione. Va precisato che al momento l’App è ancora in fase di implementazione per quanto riguarda lo sviluppo delle potenzialità destinate ai non vedenti: nei prossimi giorni, assieme a TapMyLife e all’Unioni Ciechi lavorerà per aggiornare la versione definitiva dell’applicazione.

Estense.com

Estense.com, 17/01/2020

Cona, ecco l’App per orientarsi in ospedale

Presentato il nuovo strumento volto a potenziare il progetto di ri-orientamento della struttura adatto anche ai disabili e non vedenti

di Matteo Bellinazzi

Muoversi all’interno dell’Ospedale di Cona da oggi sarà più facile. Per orientarsi e muoversi tra reparti, servizi, ambulatori e uffici, in soccorso dell’utente arriva l’App, scaricabile gratuitamente sul cellulare per sistemi operativi Android e Ios, realizzata da Tim con tecnologia TapMyLife. Questa nuova tecnologia permetterà di muoversi dentro l’ospedale senza bisogno di connessione al gestore del traffico telefonico e senza bisogno di un collegamento wi-fi o gps, proprio come ci si muove con il navigatore in città.

L’App è stata presentata e ‘testata’ da Tiziano Carradori, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, assieme ad Agostina Aimola, direttore delle Attività Amministrative, Ruggero Milanello di TapMyLife, Flavia Sani, architetto responsabile del progetto di ri-orientamento dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, e in presenza di Fausto Bertoncelli e Marco Trombini, presidente regionale dell’Unione Italiana Ciechi.

“Questo nuovo strumento rappresenta un tassello aggiuntivo – dichiara Carradori – del processo di ri-orientamento dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara volto a raggiungere un numero maggiore di utenti, che si affianca e non sostituisce il sistema colore-numero-settore, sempre valido per coloro che faticano a usare questa soluzione tecnologica, come gli anziani”.

“L’App – spiega Milanello – scaricata sullo smartphone funziona in dialogo con i sensori TapMyLife collocati in ogni piano e in ogni corridoio dell’ospedale, guidando l’utente semplicemente selezionando il punto che desidera raggiungere. È stata posta inoltre grande attenzione alle persone con disabilità motoria e visiva permettendo loro di raggiungere la destinazione desiderata seguendo i percorsi mediante la funzione voice-over del mobile che consente di ricevere istruzioni vocali, rendendo l’applicazione pienamente accessibile ai ciechi e agli ipovedenti, che ne hanno testato le funzionalità affiancando la nostra azienda durante tutte le fasi di progettazione”.

“Inoltre – puntualizza Aimola – l’App è integrata con la nostra carta dei servizi aumentandone la funzionalità e rendendo possibile prenotare dei servizi, ridurre le code e i tempi d’attesa e velocizza gli aggiornamenti in tempo reale”.

 

inSalute News

Aou di Ferrara, dallo smartphone una app guida gli utenti verso reparti o ambulatori

Ferrara, 17 gennaio 2020 – Muoversi all’interno dell’ospedale di Cona da oggi sarà più facile. L’utente verrà aiutato ad orientarsi e muoversi tra reparti, servizi, ambulatori e uffici grazie ad una APP da scaricare gratuitamente sul cellulare realizzata da TIM con tecnologia TapMyLife. Questa nuova tecnologia, presentata oggi in conferenza stampa a Cona, permetterà di muoversi dentro all’Ospedale proprio come ci si muove, con l’aiuto del navigatore dell’auto, in una città che non si conosce.

All’incontro con i giornalisti erano presenti, oltre ai tre Direttori del S. Anna Carradori (Generale), Di Ruscio (Sanitario) e Iacoviello (Amministrativo), anche i dirigenti Agostina Aimola (Direzione Amministrativa di Presidio), Flavia Sani (Direzione Tecnica), insieme a Ruggero Milanello (TapMyLife), il Presidente Regionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Marco Trombini, il Responsabile della Sezione di Ferrara Remo Rimessi e Fausto Bertoncelli (ex Responsabile Ufficio Benessere Ambientale dell’Amministrazione Comunale di Ferrara).

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara ha realizzato un sistema di navigazione che permetterà agli utenti di essere guidati dal loro smartphone verso il servizio che devono raggiungere, i reparti o l’ambulatorio dove devono essere visitati.

La APP scaricata sullo smartphone funziona in dialogo con i sensori TapMyLife collocati in ogni piano e in ogni corridoio dell’Ospedale. E funziona sempre, senza bisogno di connessione al gestore del traffico telefonico (quindi anche se “non c’è campo”) e senza bisogno di un collegamento wi-fi o gps.

È stata inoltre posta grande attenzione alle persone con disabilità motoria e disabilità visive permettendo loro di raggiungere la destinazione desiderata seguendo i percorsi con il proprio cellulare. La funzione voice-over del mobile consente di ricevere istruzioni vocali che rendono l’applicazione pienamente accessibile ai ciechi e agli ipovedenti, che ne hanno testato le funzionalità affiancando l’azienda sviluppatrice della tecnologia, TapMyLife, durante tutte le fasi di progettazione.

Va precisato che al momento l’APP è ancora in fase di implementazione per quanto riguarda lo sviluppo delle potenzialità destinate ai non vedenti: nei prossimi giorni, assieme a TapMyLife e all’Unione Ciechi lavorerà per aggiornare la versione definitiva dell’applicazione.

 

Resto del Carlino

 


Tracciabilità e sicurezza pazienti

Il progetto, realizzato presso il reparto di riabilitazione prezzo l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara (a Cona), vede in prima linea la soluzione per il monitoraggio dei varchi non presidiati all’uscita dal reparto e consente di garantire una vigilanza costante per i pazienti affetti da demenza e disorientamento cognitivo.

La soluzione permette di individuare uscite non consentite e di monitorare il percorso per facilitare il recupero del paziente, oltre ad offrire un supporto operativo al personale sanitario per gestire il passaggio dal reparto alle palestre.

 

Rassegna Stampa

Il San Giorgio cambia sede: “Più sicurezza e meno costi”

La Nuova Ferrara, 11/11/2017

 Otto ambulanze sul posto e un’auto medica del 118. La task force sanitaria che oggi trasporterà i pazienti del San Giorgio nella nuova sede del centro di riabilitazione, a Cona, inizierà la navetta tra via Aldo Moro e via della Fiera attorno alle 8.30 di questa mattina. Serviranno alcune ore per completare lo spostamento dei 40 pazienti rimasti in ospedale per il week end, altri 30 sono a casa per le prove di domiciliazione ma rioccuperanno domani il loro posto letto.

«Entro un paio di giorni tutti i 70 letti saranno interamente occupati (altri 10 sono riservati al day hospital) – ha annunciato il direttore, Nino Basaglia – Da lunedì 13 novembre ogni servizio del San Giorgio, dagli ambulatori alle palestre, funzionerà regolarmente». Sarà un trasloco lampo rispetto a quello di cinque anni fa, quando si spostò l’intero Sant’Anna, ma i dati confermano che il San Giorgio sarà di fatto un ospedale all’interno di un ospedale. L’allestimento della struttura (letti, arredi, macchinari) ha richiesto qualche settimana di tempo. Il centro, che occupa un quinto del polo di Cona, è riferimento regionale per la riabilitazione e per le gravi cerebrolesioni, effettua 600 ricoveri ordinari all’anno e 1000 in day hospital (ieri Basaglia ricordava che dal 1974, quando il San Giorgio ha iniziato la sua attività, la struttura ha compilato 80mila cartelle sanitarie).

Sono 140 i dipendenti che si sposteranno a Cona, un’altra quindicina andranno alla Casa della Salute di corso Giovecca, dove l’attività di primo livello entrerà verso fine anno (2 medici, 10-12 terapisti, 9 ambulatori). A Cona le degenze sono state insediate nei reparti 3B1 e 2B1 al posto di alcune Medicine e le corsie sono contrassegnate da codici colore per favorire l’orientamento. Per realizzare la nuova sede sono stati spesi 3.6 milioni di euro per i lavori eseguiti dal consorzio Prog.Este, che è anche proprietario dell’area (in quel punto dell’ospedale c’erano la foresteria, che si è trasferita, e lo spazio destinato al supermercato e all’asilo, servizi mai decollati). L’ospedale pagherà al consorzio, oltre al corrispettivo per l’intervento edilizio, un canone di 120mila euro l’anno per 30 anni (3.6 milioni più l’iva); altri 350mila euro sono stati investiti per arredi e attrezzature.

«L’arrivo a Cona del San Giorgio migliorerà la sicurezza dei pazienti che non devono più affrontare viaggi per le consulenze e agevolerà l’attività sanitaria dell’intero ospedale – ha precisato il direttore generale, Tiziano Carradori – Il trasloco consentirà di risparmiare 23 milioni in 30 anni grazie alla riduzione dei costi». Le attrezzature più delicate sono state aggiornate al modello più recente e comprendono letti ad alta tecnologia dotati di dispositivi per misurare i parametri biologici del paziente e per migliorarne la postura (una parte dell’utenza viene assistita in stato di coma), ausili per la sicurezza in ogni servizio igienico (una toilette sarà utilizzata solo a fini dimostrativi, per illustrare il funzionamento degli ausili), vasche per il bagno del paziente con sponde reclinabili, “radiosensori” che segnaleranno al personale l’eventuale allontanamento del paziente con problemi di orientamento15 palestre (11 più grandi, 4 di dimensioni più piccole), sollevatori per la fisioterapia, apparecchiature per la deambulazione guidata, telecamere a raggi infrarossi per lo studio dei movimenti, esoscheletri per agevolare il recupero funzionale degli arti (una di queste macchine costa 150mila euro). E poi ambulatori fisiatrici, per la psicologia individuale e di gruppo, per la musicoterapia, per la logopedia. In uno spazio esterno inutilizzato potrebbe essere ricavata una sala di socializzazione. Tre gli accessi: uno sul lato stazione ferroviaria, uno raggiungibile dal parcheggio 6(dipendenti) e uno dal parcheggio sotterraneo, dove sono stati ricavati 38 spazi per disabili e stalli per l’utenza a cui si accederà con permesso.