CONNECTED CARE: RSA E RSD PIU’ VICINE AI FAMILIARI DEGLI OSPITI

Sicurezza pazienti anziani in RSA

La giornata degli ospiti delle residenze per anziani e delle residenze per disabili è composta da un insieme di rituali, controlli, terapie, attività personalizzate e pensate per ogni singlo ospite sulla base delle necessità cliniche, delle condizioni di maggiore o minore fragilità della persona.
Ogni giorno è diverso e spesso le attività svolte sfuggono alla percezione dei familiari che pensano ai loro cari con una sottile sensazione di abbandono in un luogo dove le ore scorrono lente nell’attesa tra il pranzo e la cena.
In realtà questa visione delle strutture sanitarie residenziali è spesso completamente sbagliata. Nelle strutture più moderne la giornata dei ospiti trascorre nelle tra sale comuni, passeggiate in giardino o cortile, attività organizzate dal servizio animativo/educativo per garantire il più possibile il mantenimento delle abilità residue. La socializzazione, le attività ricreative e motorie, la fisioterapia sono alla base del benessere dei nostri cari tanto quanto la somministrazione della terapia, i controlli e le prestazioni sanitarie specifiche da parte del medico di reparto e dell’infermiere.
Spesso purtroppo gli stessi familiari non hanno la percezione di quanti si faccia (o, eventualmente, non si faccia) per rendere la giornata della persona ospite della residenza sanitaria il più possibile piacevole e correttamente assisitta. Da qui quel sottile (ma a volte tagliente) senso di abbandono che ci fa pensare ai nostri cari abbandonati in una stanza buia ad attendere che le ore passino mentre noi siamo inevitabilmente trascinati nel turbine della vita lavorativa, dai figli e dalle troppe incombenze che erodono, il nostro tempo che vorremmo fosse a disposizione per noi stessi e per gli altri. Le visite, pur frequenti, al proprio caro sono momenti preziosi e intimi che ci rinfrancano ma, varcata la soglia della RSA quella sensazione di vuoto torna a farsi sentire. Questa situazione diviene ancora più gravosa quando il ricovero è dovuto a malattie che annebbiano ricordi e memoria e la persona a cui vogliamo bene, con cui siamo cresciuti e che vorremmo vedere sempre serena non riesce a raccontarci molto di quanto fa, di come passa la sua giornata, delle sue fatiche ma anche dei momenti piacevoli, magari passati a compiere attività che stimolano, piacciono e strappano un sincero sorriso.
Proprio per non interrompere questo filo di dialogo intimo e prezioso TapMyLife ha realizzato una soluzione dal nome esplicativo: CONNECTED CARE.
Si tratta di una infrastruttura di “umanizzazione informatica”: un sistema automatico di messaggistica che, grazie ad una geolocalizzazione altamente parametrizzata mantiene sempre connessi ospiti e familiari in modo semplice ed automatico.

Grazie a CONNECTED CARE i familiari sono avvisati in maniera costante su dove si trovi il proprio caro (stanza, sala comune, giardino, studi medici o fisioterapici) in tempo reale e possono così “partecipare” alla vita del loro parente ricoverato per un periodo di riabilitazione o per un periodo più lungo.
Una soluzione leggera, lean, ma di grande peso e di grande sostanza emotiva e relazionale per tutti coloro che hanno un parente ricoverato ed un aiuto concreto per le strutture virtuose per certificare l’elevato standard di assistenza dedicato agli ospiti.