Il Papa Giovanni avvia il tracking digitale in tempo reale di pazienti e apparecchiature

PrimaBergamo

Papa Giovanni, al via il monitoraggio digitale dei pazienti chirurgici e delle apparecchiature

Il funzionamento avviene grazie a una nuova rete di antenne cablate e dotate di tecnologia Bluetooth installate in punti strategici dell’ospedale, che si occuperanno di tracciare automaticamente degli speciali braccialetti allacciati al polso del paziente e i tremila “tag” posti in altrettanti dispositivi e attrezzature ospedaliere.
Il percorso è iniziato a settembre con l’apposizione di uno speciale bottone su circa tremila attrezzature (elettrocardiografi, ecografi e sonde, pompe a siringa, defibrillatori, elettrobisturi, cardiostimolatori esterni, carrelli per la cartella elettronica informatizzata) e l’estensione della rete di antenne di rilevazione a tutti i reparti e ambulatori, grazie al lavoro dei Sistemi informativi e dell’Ufficio tecnico in collaborazione con l’azienda bergamasca TapMyLife.

A gennaio 2023 è quindi entrato in funzione il sistema di tracciamento digitale.
In poche parole, sapere dove si trova una apparecchiatura garantisce di poter fare la manutenzione preventiva rispecchiando i tempi stabiliti dal produttore, garantendo così la sicurezza del paziente e degli operatori.
Quella dell’ospedale di Bergamo risulta essere una delle più vaste e capillari operazioni di indoor tracking sulle forniture elettromedicali realizzate in un ospedale italiano: un nuovo record che il nosocomio bergamasco si porta a casa.

Link Articolo Originale: https://primabergamo.it/attualita/papa-giovanni-al-via-il-monitoraggio-digitale-dei-pazienti-chirurgici-e-delle-apparecchiature/

 

 

BergamoNews

Il Papa Giovanni avvia il tracking digitale in tempo reale di pazienti e apparecchiature

Bergamo. All’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è entrato in funzione nelle scorse settimane un sistema innovativo di ‘indoor tracking’.

Permette il monitoraggio digitale ‘real time’ degli ingressi e delle uscite dei pazienti nel tragitto reparto-blocco operatorio e degli spostamenti intraospedalieri delle principali attrezzature elettromedicali ed informatiche mobili.
Il paziente viene tracciato in automatico lungo tutto il tragitto intraospedaliero grazie a una nuova rete di antenne cablate.
Circa 3.000 device ed attrezzature sono dotati di un apposito “tag” che viene tracciato con le medesime antenne ed altre installate in punti strategici dell’ospedale, tutte dotate di tecnologia bluetooth (BLE).
Oggi su monitor è possibile monitorare automaticamente i tempi di utilizzo delle sale, quelli necessari per il trasferimento dai reparti di degenza e dalle terapie intensive verso i blocchi operatori e viceversa. Il progetto è stato curato da Silvia Scetti, medico dell’Unità Gestione operativa, in staff alla Direzione del Papa Giovanni XXIII, che ha spiegato che “la digitalizzazione dei processi offre l’opportunità di ottimizzare la gestione e i tempi del blocco operatorio, di individuare eventuali criticità e di ridurre gli sprechi”.

Il progetto è stato implementato dai Sistemi informativi – ICT (Information e Communication Technology)
dell’Ospedale.
Il localizzatore oggi può dirci in quale punto dell’ospedale si trova un paziente oppure un apparecchio elettromedicale.
A breve, reti come questa permetteranno la navigazione indoor, sul modello di quella che siamo abituati ad usare per gli spostamenti su strada, aiutando il paziente a trovare l’ambulatorio per la visita prenotata o teleguidando il visitatore fino al letto di degenza del parente ricoverato in una grande struttura ospedaliera come la nostra”.
Prendendo le mosse dalla rete di sensori già implementata, l’Ingegneria clinica ha esteso il tracking alle apparecchiature elettromedicali.
La conoscenza della quantità e della localizzazione di questi ‘asset’ fa ricorso di solito all’inventario manuale, con tutti i limiti, gli errori e i costi connessi.

A settembre è iniziata l’apposizione di uno speciale “bottone” su circa 3.000 attrezzature come elettrocardiografi, ecografi e sonde, pompe a siringa, defibrillatori, elettrobisturi, cardiostimolatori esterni, carrelli per la cartella elettronica informatizzata.
La rete di antenne di rilevazione è stata estesa a tutti i reparti e ambulatori, sempre grazie al lavoro dei Sistemi informativi e dell’Ufficio tecnico, in collaborazione con TapMyLife, azienda bergamasca specializzata in soluzioni digitali per ospedali, università e grandi spazi di pubblica utilità. A gennaio 2023 è entrato in funzione il sistema di tracciamento digitale.
“Il nuovo sistema di localizzazione digitale real-time della dotazione tecnologica è stato introdotto anzitutto per offrire maggiore sicurezza clinica al paziente – ha spiegato Maddalena Branchi, direttore dell’Ingegneria clinica dell’ASST Papa Giovanni XXIII -.
Oggi in qualsiasi momento e in tempi brevi possiamo recuperare le apparecchiature che servono per erogare le prestazioni anche in urgenza.
Ma i vantaggi non si fermano qui. Il digitale garantisce una gestione del bilancio più aderente ai vincoli di certificazione, apre alla possibilità di gestire in maniera più efficiente alcuni processi in outsourcing sulle attrezzature elettromedicali, come è il caso della manutenzione.

Sapere dove si trova un’apparecchiatura garantisce di poter fare la manutenzione preventiva (il tagliando)
rispettando i tempi stabiliti dal produttore, garantendo così la sicurezza del paziente e degli operatori.
Quella dell’ospedale di Bergamo risulta essere una delle più vaste e capillari operazioni di indoor tracking sulle forniture elettromedicali realizzate in un ospedale italiano.
“Abbiamo investito in questi due progetti che, con costi relativamente contenuti, ci permettono di ottimizzare la gestione di processi strategici dell’ospedale – rimarca Maria Beatrice Stasi, Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII -.

Il vantaggio offerto dall’infrastruttura, realizzata con le antenne cablate, permetterà in futuro all’Ospedale di Bergamo di estendere l’offerta di automazione, ed introducendo un sistema monitoraggio su servizi di tipo logistico, clinico-organizzativo o rivolto all’accoglienza e all’utenza e allo stesso tempo rafforzando i profili di sicurezza clinica per i pazienti”.

Link Articolo Originale: https://www.bergamonews.it/2023/03/03/il-papa-giovanni-avvia-il-tracking-digitale-in-tempo-reale-di-pazienti-e-apparecchiature/583279/

 

ClicMedicina

L’ospedale di Bergamo avvia il monitoraggio digitale del trasporto del paziente e delle apparecchiature elettromedicali

“La digitalizzazione dei processi offre l’opportunità di ottimizzare la gestione e i tempi del blocco operatorio, di individuare eventuali criticità e di ridurre gli sprechi”, dichiara Silvia Scetti, dell’Unità Gestione Operativa e Direzione del Papa Giovanni XXIII, curatrice del progetto.
“Le moderne strutture ospedaliere sono dotate di reti cablate di alta qualità.

L’evoluzione tecnologica offre soluzioni software e hardware di asset tracking a costi limitati”, afferma Antonio Fumagalli, direttore dei Sistemi Informativi ICT (information and communication technology) dell’Ospedale attraverso i quali il sistema è stato implementato.
“La tecnologia BLE, che sfrutta un sistema Bluetooth con basse emissioni simile a quello installato sui nostri smartphone, permette di riconoscere un tag associato a un oggetto/soggetto in movimento. Il localizzatore oggi può dirci in quale punto dell’ospedale si trova un paziente oppure un apparecchio elettromedicale.
La conoscenza della quantità e della localizzazione fa ricorso di solito all’inventario manuale, con tutti i limiti, gli errori e i costi connessi.
A settembre è iniziata l’apposizione di uno speciale “bottone” su circa 3mila attrezzature come elettrocardiografi, ecografi e sonde, pompe a siringa, defibrillatori, elettrobisturi, cardiostimolatori esterni, carrelli per la cartella elettronica informatizzata.

La rete di antenne di rilevazione è stata estesa a tutti i reparti e ambulatori, sempre grazie al lavoro dei Sistemi informativi e dell’Ufficio tecnico, in collaborazione con l’azienda TapMylife; a gennaio 2023 è entrato in funzione il sistema di tracciamento digitale.
“Il nuovo sistema di localizzazione digitale real-time della dotazione tecnologica è stato introdotto anzitutto per offrire maggiore sicurezza clinica al paziente”, dichiara Maddalena Branchi, direttore dell’Ingegneria Clinica dell’ASST Papa Giovanni XXIII.
“Oggi in qualsiasi momento e in tempi brevi possiamo recuperare le apparecchiature che servono per erogare le prestazioni anche in urgenza.

La gestione centralizzata delle informazioni è un fattore fondamentale in un’azienda complessa come la nostra, che vive di turnazione continua 24 ore su 24 di professionisti.

Per ciascun device possiamo studiare i tempi di impiego medio giornaliero e la ‘giornata-tipo’.
“Abbiamo investito in questi 2 progetti che, con costi relativamente contenuti, ci permettono di ottimizzare la gestione di processi strategici dell’ospedale”, dichiara Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII.
“Il vantaggio offerto dall’infrastruttura, realizzata con le antenne cablate, permetterà in futuro all’Ospedale di Bergamo di estendere l’offerta di automazione, ed introducendo un sistema monitoraggio su servizi di tipo logistico, clinico-organizzativo o rivolto all’accoglienza e all’utenza e allo stesso tempo rafforzando i profili di sicurezza clinica per i pazienti.”

Link Articolo Originale: https://www.clicmedicina.it/ospedale-papa-giovanni-xxiii-bergamo-avvia-monitoraggio-indoor-tracking-digitale-trasporto-paziente-apparecchiature-elettromedicali/

 

Ictbusiness

Ospedale di Bergamo all’avanguardia con il tracciamento indoor

L’indoor tracking è già una tecnologia molto usata nel marketing, nel retail e nell’intralogistica, ma anche gli ospedali possono trarne vantaggio.
Così ha fatto l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo adottando un sistema di monitoraggio in tempo reale degli ingressi e delle uscite dei pazienti nel tragitto reparto-blocco operatorio, e degli spostamenti intraospedalieri delle principali attrezzature elettromedicali e informatiche mobili.

Un sistema che si rivela particolarmente utile per una struttura che gestisce grandi volumi e che l’anno scorso ha conteggiato oltre 37mila interventi chirurgici realizzati al suo interno.
Si puntava a velocizzare e migliorare le operazioni di gestione, ma anche e innanzitutto a migliorare la sicurezza dei pazienti.
Sensori, reti e dispositivi indossabili Internet of Things sono gli strumenti tecnologici su cui poggia il sistema di indoor tracking.
Ai pazienti ricoverati in reparto o in terapia intensiva vengono allacciati al polso, al momento del trasferimento in sala operatoria, dei braccialetti dotati di etichetta elettronica.

I tag vengono rilevati e tracciati da una rete di antenne cablate, (appositamente realizzata) grazie alla tecnologia Bluetooth a basse emissioni (Bluetooth Low Energy, Ble).
“Le moderne strutture ospedaliere sono dotate di reti cablate di alta qualità”, ha spiegato Antonio Fumagalli, direttore dei Sistemi informativi – Ict dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII.

“L’evoluzione tecnologica offre soluzioni software e hardware di asset tracking a costi limitati
La tecnologia BLE, che sfrutta un sistema Bluetooth con basse emissioni simile a quello installato sui nostri smartphone, permette di riconoscere un tag associato a un oggetto o soggetto in movimento”.
Dopo l’iniziale sperimentazione dei braccialetti IoT, il tracciamento è stato esteso agli apparecchi elettromedicali, come elettrocardiografi, ecografi e sonde, pompe a siringa, defibrillatori, elettrobisturi, cardiostimolatori esterni, carrelli per la cartella elettronica informatizzata.
L’estensione è stata realizzata dai Sistemi informativi e dell’Ufficio tecnico, in collaborazione con TapMyLife, azienda bergamasca specializzata in soluzioni digitali per ospedali, università e grandi spazi di pubblica utilità.
Tramite monitor è possibile visualizzare l’occupazione e i tempi di utilizzo delle sale, nonché monitorare i tempi necessari per il trasferimento dai reparti di degenza e dalle terapie intensive verso i blocchi operatori e viceversa.
Attività che in precedenza venivano svolte in modo “manuale”, con tutte le lentezze, i limiti e gli errori connessi “Il localizzatore oggi può dirci in quale punto dell’ospedale si trova un paziente oppure un apparecchio elettromedicale” ha proseguito Fumagalli, lasciando intravedere possibili futuri sviluppi.

“A breve, reti come questa permetteranno la navigazione indoor, sul modello di quella che siamo abituati ad usare per gli spostamenti su strada, aiutando il paziente a trovare l’ambulatorio per la visita prenotata o teleguidando il visitatore fino al letto di degenza del parente ricoverato in una grande struttura ospedaliera come la nostra”.
I vantaggi ottenuto sono quelli già citati, ovvero migliori capacità di controllo e gestione degli spazi, dei tempi e dei flussi nei diversi reparti dell’ospedale, con tempi più rapidi e maggiore precisione rispetto al passato.
Ma non solo: il digitale permette anche una gestione del bilancio più aderente ai vincoli di certificazione, e inoltre permette potenzialmente di gestire in maniera più efficiente alcuni processi in outsourcing sulle attrezzature elettromedicali, come la manutenzione.
Sapere dove si trovi un’apparecchiatura permette di fare manutenzione preventiva (il “tagliando”) rispettando i tempi stabiliti dal produttore, e questo garantisce anche la sicurezza di pazienti e operatori.

“Il nuovo sistema di localizzazione digitale real-time della dotazione tecnologica è stato introdotto anzitutto per offrire maggiore sicurezza clinica al paziente”, ha precisato Maddalena Branchi, direttore dell’Ingegneria clinica dell’Asst Papa Giovanni XXIII.
“Oggi in qualsiasi momento e in tempi brevi possiamo recuperare le apparecchiature che servono per erogare le prestazioni anche in urgenza.
La gestione centralizzata delle informazioni è un fattore fondamentale in un’azienda complessa come la nostra, che vive di turnazione continua 24 ore su 24 di professionisti”.
“Per ciascun device”, ha proseguito Branchi, “possiamo studiare i tempi di impiego medio giornaliero e la giornata tipo.
Per esempio, possiamo registrare quelli di un ecotomografo che viene usato la mattina per le procedure ambulatoriali, mentre il pomeriggio fa rientro per essere utilizzato in reparto.

Possiamo ottimizzare la dotazione di ciascuna Unità e sfruttare al meglio le opportunità di condivisione della strumentazione.

Possiamo infine evitare sprechi in fase di acquisto, il sottoutilizzo della strumentazione oppure il mancato utilizzo, per vari tipi di anomalie”.

Link Articolo Originale: https://www.ictbusiness.it/cont/news/ospedale-di-bergamo-all-avanguardia-con-il-tracciamento-indoor/47546/1.html#.ZBR9CXbMJD8