Fondo innovazione digitale P.A.: bene ma siamo solo all’inizio

Sono il 92% del totale, i Comuni che hanno richiesto di accedere al Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione gestito dalla Ministra Paola Pisano per sostenere finanziariamente le amministrazioni nei processi di modernizzazione. Lo comunica una nota del ministero spiegando che i Comuni si avviano così verso la digitalizzazione, come prevede il dl su ‘Semplificazione e innovazione digitale’, adottando l’identità digitale Spid e la Carta d’identità elettronica per consentire l’accesso ai servizi e favorirne l’utilizzo anche da smartphone.
E’ certamente un buon risultato – i fondi ammontano a 43 milioni su un totale di 50 milioni dell’intero Fondo – diventato strutturale con l’ultima legge di bilancio ma serve ancora molto per rendere la Pubblica Amministrazione più vicina ai cittadini.
I fondi sono stati richiesti quasi esclusivamente da piccoli comuni sotto i 5.000 abitanti ma i problemi di accesso ai servizi della P.A. sono diversi e variegati e questo è solo un primo passo verso un vero cambio di sistema.
Non è più derogabile un serio ragionamento sugli strumenti di accoglienza nelle strutture pubbliche (dagli ospedali a Regioni, ASL e ASST, Comuni e Camere di Commercio, fino ad arrivare a enti e ministeri) poichè districarsi negli uffici di queste strutture è spesso difficile e i soli costi di manutenzione della cartellonistica tradizionale possono essere abbattuti in modo significativo con display dinamici e app di indoor navigation.
Un modo diverso per presentarsi all’utente che ne facilita la vita e fa risparmiare tempo al cittadino, dando al contempo all’amministrazione una serie di paramentri importantissimi e certi per la gestione dei flussi. Addio quindi a code e nervosismi e percezione dell’amministrazione come più vicina al cittadino.
Quando dobbiamo pagare un’imposta, aprire una pratica o solamente svolgere qualsiasi altra operazione in un ente il primo pensiero è la perdita di tempo passato in coda o alla ricerca dell’ufficio competente. Immaginiamo queste stesse difficoltà mettendoci nei panni di un non vedete, di una mamma con carrozzina, di un anziano o di una persona con disabilità motoria, trasitoria o permanente..

Per rispondere a tutte queste esigenze e rendere la Pubblica Amministrazione più vicina ai cittadini TapMyLife ha sviluppato una soluzione dedicata agli enti che
aiuta i cittadini ad orientarsi nella struttura per raggiungere rapidamente i punti di interesse: una soluzione ad alto impatto e ad alta visibilità per le grandi strutture pubbliche.
Con TapMyLife gli utenti della struttura hanno a disposizione un utile navigatore direttamente sul proprio smartphone per raggiungere velocemente uffici, dipartimenti e sportelli.
Si tratta di un’infrastruttura semplice, economica ed innovativa per supportare il personale, i cittadini e gli utenti che non richiede alcun intervento strutturale (muratura, impianto elettrico, rete, wi-fi) e che funziona anche senza alcun tipo di connettività.
La soluzione si può integrare perfettamente con un’applicazione esistente saltacode per preservare ogni investimento e aggiungere funzionalità e servizi all’utente.
La manutenzione autonoma dei contenuti tramite una comoda interfaccia web rende l’applicazione sempre allineata alle frequenti modifiche (anche temporanee) tipiche delle entità complesse.
Uno strumento indispensabile per orientare gli utenti nell’Ente dall’accesso per documenti al fast-track per le persone con disabilità visiva o motoria .
L’integrazione con i sistemi di ticketing permette inoltre agli utenti di staccare il proprio biglietto elettronico all’interno della struttura per poi uscire dallo stabile e attendere comodamente il proprio turno in macchina o bevendo un caffè. In prossimità della chiamata l’utente sarà avvertito con congruo anticipo per potersi recare allo sportello solo quando l’attesa sia realmente limitata a pochi minuti.
All’interno degli uffici è inoltre installabile, utilizzando telecamere esistenti o a basso costo un sistema di antiaffollamento basato sull’intelligenza artificiale.
Un ecosistema, già attivo in alcuni palazzi di importanti Regioni che cambia la prospettiva, mettendo il cittadino (contribuente) al centro del rapporto Amministrazione/Utente.