RISK MANAGEMENT + DIGITAL EMPOWERMENT = CLINICAL EXCELLENCE

La sicurezza dei pazienti è uno dei fattori determinanti la qualità delle cure e pertanto è uno degli obiettivi prioritari di ogni servizio sanitario. Lo sviluppo di interventi efficaci trova però le sue fondamenta nella reale comprensione delle criticità dell’organizzazione, richiedendo una cultura diffusa di data analysis che consenta di porre in essere di misure procedure di prevenzione degli eventi avversi basate su un approccio sistemico e a raccogliere gli insegnamenti che da questi possono derivare.”

Il comitato Coordinamento Rischio Clinico della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e PA ha elaborato un documento di inquadramento tecnico per contribuire alla sistematizzazione delle attività correlate alla funzione sanitaria e fornire una base di partenza per riflessioni e sviluppi futuri.
La sicurezza dei pazienti si colloca nella prospettiva di un complessivo miglioramento della qualità dell’offerta.

Ma come è possibile aumentare le performance se non si parte da una gestione sanitaria che non sia in costante fase emergenziale? Forse, grazie ai fondi in arrivo per la Sanità ci avviciniamo ad un punto di svolta.

L’empowerment dei professionisti è uno strumento indispensabile per assicurare l’erogazione di cure efficaci e sicure.
In questi anni sono stati fatti molti passi avanti ma i cardini su cui deve basarsi un sistema efficiente sono certamente: certezza dei dati, mappatura dei rischi, sicurezza di pazienti e operatori.

Un elevato grado di digitalizzazione, anche e soprattutto nei processi gestionali, l’utilizzo di soluzioni lean, l’aumento del grado di reattività delle intere strutture grazie a sistemi di gestione integrata di reparti e dipartimenti deve diventare la norma, non l’eccezione.

La Sanità italiana è vicina finalmente ad un reale processo di ammodernamento di cui beneficeranno in primo luogo medici e operatori sanitari poiché avranno nuovi e migliori strumenti di lavoro. Gestione delle liste di attesa, prestazioni mediche e infermieristiche, informazione ai pazienti, telemonitoraggio sono tutti temi su cui c’è ancora molto lavoro da fare. Fortunatamente i nostri medici sono professionisti la cui competenza è ampiamente riconosciuta, lo spirito di sacrificio degli operatori sanitari è stato ampiamente (e drammaticamente) dimostrato nella crisi Covid 19. Abbiamo le basi ed ora sembra qualche risorsa per fare un salto di qualità che potrebbe portarci davvero ai vertici del sistema europeo.
Vincere in questo ambito non significherebbe solo vincere la sfida post Covid, ci permetterebbe di tornare ad essere un punto di riferimento per i più prestigiosi sistemi sanitari. Crediamo che la Sanità Italiana lo meriti.