NUOVE LINEE GUIDA DI SANITA’ PUBBLICA: PROFESSIONISTI E TECNOLOGIA A SERVIZIO DEL PAZIENTE

miistero Salute linee guida 2021

“Per migliorare la qualità della sanità pubblica, quale indice del livello di civiltà di una nazione, bisognerà, in via prioritaria, valorizzare le risorse umane, finanziarie e strumentali che impattano sul funzionamento del Servizio sanitario nazionale, nella assoluta consapevolezza che le risorse destinate alla sanità sono un vero e proprio investimento per migliorare la qualità della vita delle persone.
L’obiettivo del piano è quindi ammodernare la presa in carico del paziente e la sua gestione lungo tutto il percorso di cura e per far ciò è necessario potenziare gli investimenti in tecnologie, processi e digitalizzazione.”

Questo l’incipit più che esplicito che apre il documento di Nuove linee guida di Sanità pubblica: in sostanza il sunto concettuale delle linee di politica sanitaria del prossimo triennio da parte del Ministero della Salute.

Viene finalmente messo l’accento sull’innovazione delle strutture e dei processi su “cartelle cliniche elettroniche, su piattaforme tecnologiche di intelligenza artificiale, sulla diagnostica point-of-care e sulle piattaforme per l’empowerment dei pazienti e per l’educazione sanitaria dei cittadini.”

La politica sanitaria del prossimo triennio andrà ad incidere su macroaree quali: prevenzione, innovazione, verifica dell’efficacia e appropriatezza degli interventi con particolare attenzione all’invecchiamento della popolazione, alle biotecnologie, alla diagnostica avanzata, all’E-Health.

Proseguirà la realizzazione del progetto denominato “Analisi dei fattori di produzione per resilienza e sviluppo del Servizio sanitario nazionale” che deriva dalle strategie di intervento della spending review. Tale progetto ha la finalità di realizzare un “Modello previsionale” per l’analisi dei principali trend evolutivi in atto, in termini di fabbisogni, prestazioni, risorse umane ed economiche, la loro interrelazione ed i relativi impatti sulle diverse componenti del SSN e del Welfare nel loro complesso.

Appare evidente come una precisa e coerente tracciabilità degli asset e dell’indice di utilizzo di queste preziose risorse sia di fondamentale importanza per il cambio di passo della sanità italiana. Troppo spesso asset strategici sono sotto utilizzati o poco manutenuti a causa di una comprensibile ma deleteria gestione emergenziale caricata sulle spalle dei già oberati operatori sanitari.
Verranno, inoltre, avviate le attività necessarie per lo sviluppo dei nuovi ulteriori flussi informativi relativi all’ambito dell’assistenza territoriale, a partire dalle cure primarie e riabilitazione territoriale. Verrà rivalutata la tempistica di alcuni flussi NSIS in quanto l’analisi dei dati del Sistema Informativo Sanitario nazionale, se disponibili in maniera tempestiva, può consentire una migliore gestione delle emergenze legate alle epidemie come quella che stiamo vivendo del Covid-19.
L’implementazione dei flussi dati (a partire dalle schede di dimissione del paziente), richiederanno una corretta rilevazione delle informazioni per una trasmissione automatica di dati consistenti, coerenti e certi, grazie a un’ opera di informatizzazione sempre più pervasiva del sistema.

Un intero capitolo del documento è poi dedicato alla Trasformazione digitale in Sanità: “Come indicato nella comunicazione della Commissione europea relativa alla trasformazione digitale della sanità e nella relazione sullo stato di salute nell’Unione Europea (UE) i sistemi sanitari e assistenziali europei necessitano di riforme e soluzioni innovative per diventare maggiormente resilienti, accessibili ed efficaci nel fornire assistenza di qualità alla popolazione. . “
La sanità digitale possiede, in maniera trasversale, il potenziale di agire sul miglioramento di tutti gli indicatori della salute della popolazione e delle prestazioni del sistema sanitario.
Proviamo a pensare a qualche esempio pratico: la riduzione delle liste di attesa chirurgiche con un modello avanzato di gestione dei pre-ricoveri e la programmazione in funzione di una corretta programmazione della risorsa “sala operatoria” e della risorsa “posto letto“. Tutti questi aspetti possono essere efficacemente gestiti con soluzioni già consolidate quali gestione del blocco operatorio, monitoraggio pazienti, accessibilità delle strutture, informazione tramite applicazioni di indoor navigation.

In sostanza le sessantatré pagine del documento sembrano andare nella giusta direzione di una sanità italiana più moderna, reattiva ed efficiente. Se davvero verranno realizzati i principali propositi contenuti nel Piano strategico nazionale. guardare al futuro con un pizzico di orgoglio in più ci sarà finalmente concesso.