IL PIANO D’AZIONE 2023-2030 DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ METTE AL CENTRO LA DIGITAL HEALTH

Un nuovo studio OMS/Europa pubblicato su The Lancet Digital Health mostra che l’uso di tecnologie mobili e digitali hanno migliorato le prestazioni degli operatori sanitari ed hanno permesso a questi professionisti di esprimere al meglio le loro capacità. Negli ultimi anni, gli strumenti digitali hanno garantito al personale sanitario un più facile accesso alle informazioni, una migliore comunicazione tra reparti, costi inferiori, dati certi e una migliore produttività complessiva.

Tomas Zapata, consigliere regionale dell’Oms/Europa, sottolinea come «Gli strumenti digitali possono svolgere un ruolo cruciale nell’ottimizzare le prestazioni degli operatori sanitari e assistenziali, soprattutto mentre affrontiamo la carenza di lavoratori nell’intera regione europea dell’Oms».

Lo studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità mostra che gli operatori sanitari e assistenziali che utilizzano le tecnologie sanitarie digitali riportano una maggiore accuratezza ed efficacia durante i processi decisionali comunemente affrontati nella pratica clinica; riduzione dei tempi necessari per eseguire le attività; miglioramento della produttività; maggiore accesso a dati affidabili in tempo reale; maggiore acquisizione di conoscenze e una maggiore capacità di fornire relazioni tecniche e specialistiche tempestive su attività, andamenti e rimedi.

«Questo studio supporta il nostro Piano d’azione per la salute digitale regionale adottato per la regione europea dell’Oms 2023-2030, in particolare una delle sue aree di interesse che richiede maggiori ricerche su prove e buone pratiche nello sviluppo e nell’uso di strumenti digitali nel settore sanitario», conclude David Novillo-Ortiz.
Le tecnologie digitali possono migliorare la comunicazione interprofessionale, il rispetto dei protocolli clinici, e le capacità e le competenze personali degli operatori sanitari. Questi vantaggi, a loro volta, possono portare a minori costi per gli operatori sanitari e quindi a una minore spesa pubblica e privata.
Il lavoro di Oms/Europa rappresenta una delle prime panoramiche delle revisioni sistematiche per interpretare l’impatto delle tecnologie sanitarie digitali sulle competenze e le prestazioni degli operatori sanitari. Anche se il risultato principale evidenziato dallo studio è stato il miglioramento complessivo delle prestazioni sanitarie.
Lo studio, condotto da coautori provenienti da Brasile, Danimarca, Germania, India e Stati Uniti d’America, nonché esperti e funzionari dell’Oms/Europa, mostra che l’uso di telemedicina, tecnologie mobili, Intelligenza artificiale (AI) e altri strumenti digitali destinati a supportare le decisioni cliniche hanno migliorato le prestazioni e la salute mentale degli operatori sanitari, nonché le loro capacità e competenze.

La strada per una sanità più efficace è quindi tracciata e le linee guida dell’Organizzazione mondiale della Sanità non fanno che confermare, grazie a un’analisi approfondita e su vasta scala, quanto già appare evidente a chi lavora nel mondo sanitario. La sfida ora è non lasciare indietro nessuno e fare scelte misurate sulla reale efficacia degli strumenti e sul ritorno dell’investimento fatto, al fine di avere sempre maggiori risorse da investire nel bene più prezioso che abbiamo: la salute pubblica.